Note di regia

Una commedia frizzante, dinamica e ricca di colpi di scena. Felice e Dalila sono due facce della stessa solitudine, due classici opposti destinati a incontrarsi, scontrarsi e ritrovarsi. Due vite che prendono, anche nella scelta stilistica, direzioni opposte per cui, mentre Felice risulta monocromatico e lineare, Dalila appare variopinta e curvilinea.

Ciò si denota anche dalla scelta di una scenografia essenziale e minimalista volta a porre l’attenzione dello spettatore direttamente sul mondo dei due straordinari protagonisti.

Quel che ne risulta è un viaggio attraverso le mura di casa che conduce alla scoperta della relazione di coppia. Una relazione che trasforma, accoglie, distrugge, ricostruisce, così come avviene per le mura della casa stessa che si fanno autentica metafora di quanto avviene tra gli attori sulla scena.

E così, ci ritroviamo a identificarci con le diverse fasi della storia che vanno dalla consapevolezza e rivelazione dei propri sentimenti, alla routine della quotidianità, dai momenti di incontro alle goffaggini dell’incompatibilità in cui tutti, universalmente, ci riconosciamo.

Musica e Pantomima accompagnano lo spettatore attraverso il dipanarsi della storia che potrebbe svolgersi ovunque e in qualsiasi tempo, in cui i personaggi si evolvono diventando altro da ciò che erano prima di conoscersi, riscoprendo se stessi, attraverso l’altro.

Lo spettacolo è realizzato per essere vissuto su molteplici livelli di lettura e vuole porre l’attenzione in maniera comica sulle straordinarie vicissitudini e inaspettate opportunità che, a volte, ci aspettano dietro l'angolo.

Perché… non sempre le cose sono come appaiono o come sono apparentemente destinate o, ancora, come vorremmo che fossero.

Spetta solo a noi e a nessun altro leggere le circostanze e saper cogliere il senso di quel "romanzo breve" che la vita ci offre...